La
Razza Romagnola
T
La
storia della razza Romagnola vanta origini antichissime se, come ormai
sembra accertato, deriva dal Bos Taurus Macrocerus (Uro dalle grandi
corna) un bovino originario delle grandi steppe dell'Europa Centro
Orientale da cui sarebbero derivate diverse razze simili per costituzione,
tipo, mantello, forma della testa e degli arti.
L'arrivo
in Italia dei bovini antenati della attuale Romagnola è databile intorno
al IV secondo d.C. con l'invasione dei Longobardi guidati da Agilulfo.
Lo
stabilirsi nelle regioni della Romagna delle popolazioni al seguito
dell'esercito
e l'adattamento all'ambiente italico dei bovini portati dai Longobardi,
condusse al bovino Romagnolo che conosciamo oggi, il cui allevamento è
diffuso nelle province di Forlì, Bologna, Ravenna e Pesaro.
Riconoscibile
dal mantello grigi-chiaro tendente al bianco, particolarmente nelle
femmine, con sfumature grigie in diverse regioni del corpo, il bovino
Romagnolo può vantare un notevole sviluppo muscolare, un'ottima
conformazione del bacino ed una spiccata robustezza degli arti
Il
successo genetico internazionale come riproduttore, dovuto alla notevole
precocità di crescita, ha portato il bovino Romagnolo in Canada,
Inghilterra, Scozia, Australia e Nuova Zelanda. E' considerato il bovino
più resistente al clima tra le razze bianche: la sua adattabilità a
terreni difficili lo rende un ottimo animale da pascolo.
La
moderna operazione di selezione ha migliorato l'attitudine alla produzione
di carne tanto in termini di resa al macello che di qualità del prodotto
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